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Article

30 Giu 2021

Author:
Angelo Mastrandrea, Internazionale

Italia: Morte del sindacalista Adil Belakhdim evitabile, Lidl dovrebbe assicurare spazi per protestare in sicurezza

... La mattina del 18 giugno 2021 davanti ai cancelli della Lidl si sono ritrovati in una ventina. Avevano intenzione di bloccare l’ingresso per mezz’ora, un gesto poco più che simbolico per sollevare l’attenzione sui salari bassi e le pesanti condizioni di lavoro all’interno del deposito. I cancelli di entrata e uscita sono rimasti aperti e alcuni camion erano in attesa di poter uscire. Da uno è sceso Alessio Spaziano, un giovane autista al servizio di una ditta di trasporti di Castellammare di Stabia, in Campania. Spaziano si è diretto verso i manifestanti. “Era molto nervoso, diceva che lui non era un dipendente della Lidl, che doveva andare e non poteva aspettare”, racconta chi era presente. Gli hanno risposto di aspettare la fine della protesta, ma lui ... è tornato nel tir, ha messo in moto ed è partito. Ha scavalcato i camion in coda e ha tentato di uscire contromano dal cancello d’ingresso per aggirare il blocco senza che nessuno lo fermasse.

Una volta fuori, è stato bloccato da un gruppetto di manifestanti che si sono messi davanti al mezzo con le mani alzate. Quando Spaziano ha accelerato e poi frenato – un paio di volte per intimorirli e costringerli a spostarsi – Belakhdim è intervenuto, piazzandosi davanti al tir e dicendo agli altri di spostarsi... Il camion all’improvviso è partito, Belakhdim è caduto...

Admir Hepaj ... si è salvato buttandosi di un lato... Non si spiega perché chi era di guardia ai cancelli non abbia abbassato la sbarra per impedire al tir di uscire, una misura che avrebbe evitato la tragedia...

Adil Belakhdim non capiva perché le assemblee del suo sindacato dovessero svolgersi sempre all’esterno dello stabilimento, su questa strada anonima a un passo dallo svincolo autostradale circondata da depositi della logistica e percorsa solo da camion e addetti ai lavori. La Lidl non concede spazi interni al sindacato di base, sempre più presente tra i lavoratori meno rappresentati nella giungla degli appalti e dei subappalti, e così loro sono costretti a riunirsi per strada...

I compagni di Belakhdim pensano ancora a quello che è accaduto pochi giorni prima. Per loro superare il trauma di quella mattina sarà l’impresa più difficile. Admir Hepaj propone per il prossimo picchetto di provare a chiedere all’azienda di chiudere sbarre e cancelli, in modo da poter protestare in sicurezza...

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